Il Caviardage (Metodo di scrittura creativa poetica rielaborato e diffuso in Italia da Tina Festa) è una meravigliosa tecnica espressiva che permette di unire insieme parole ed immagini, utilizzando le pagine di vecchi libri e riviste.
Questa tecnica è facile, immediata e non richiede particolari competenze, se non la voglia di mettersi in "ascolto" e... divertirsi!
Per la sua semplicità di applicazione il Caviardage è accessibile e praticabile da tutti (bambini e adulti). Può rivelarsi un utile strumento di scrittura per i ragazzi nelle scuole, essere impiegato all'interno di percorsi esperienziali di Arte Terapia o di libera espressività o può essere altrimenti sperimentato da soli a casa.
Caviardage: la poesia nascosta
ARTE
Arte
Nido di
profonde meditazioni
Vibrante "fare"
Formidabile
e stupefacente.
(Camilla Cardente 2013)
" Un modo creativo per giocare con le parole, per creare con le parole messaggi che partono dal cuore, per dare nuovi significati alle parole stesse e per capire le nostre infinite possibilità espressive "
Ho scoperto questa fantastica tecnica grazie a TINA FESTA, che ha elaborato e diffuso in Italia questo metodo. Tina è insegnante, creativa e conduttrice di laboratori espressivi. Per saperne di più visitate il suo interessante blog e il sito ufficiale!
Oppure venite a provare un Laboratorio di CAVIARDAGE!
Dal 29 FEBBRAiO Sentieri Creativi organizza un corso di Caviardage in
collaborazione con
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LE TESTIMONIANZE DI CHI HA SCOPERTO
IL CAVIARDAGE
SARA SAFFIOTI: "E' stato una specie di colpo di fulmine: è una tecnica che ho sentito subito mia e che mi ha fatto riscoprire il piacere di lavorare con le parole e le immagini, cosa che avevo abbandonato ormai da anni. Lo trovo rilassante e aiuta a staccare la testa dalle preoccupazioni quotidiane aiutandomi a concentrarmi sulle mie sensazioni ed emozioni."
DANIELA GALIMBERTI: "La delicatezza di una pagina di un libro, vecchio, ingiallito, fragile ma sempre così forte e denso, mi ha colpita. Ciò che di quella pagina ti parlerà , è già li. Sono quelle parole che contattano te, che risuonano in te facendo appiglio a qualcosa di così profondamente tuo che forse, le parole trovano prima di te. Decorare una pagina, agire su di essa diventa, per quei minuti, la tua sola intenzione: purificatrice e totalizzante, capace di farti mettere da parte il groviglio di pensieri che sistematicamente occupa la tua testa. E come per magia, la tua pagina, la storia del personaggio di quel libro, diventa un pezzettino della tua storia, prende la forma di un tuo pensiero. E la pagina si riscrive, come per magia, tra una scatola di pennarelli e dei colori che, d'improvviso, sono la chiave per aprire la porta misteriosa che cela il tuo essere più autentico e nascosto."
VALENTINA VINCIGUERRA : "Ogni pagina è un mondo da scoprire e da interpretare. Avere la possibilità di reinterpretare grandi opere e renderle proprie è una sensazione unica! Libertà , riflessione, espressione, divertimento, tristezza, consapevolezza e tanto altro è il Caviardage. Ti dà la possibilità di esprimere sensazioni che neanche noi pensiamo di provare; può essere un momento di riflessione personale o ancor meglio un'occasione per condividere "la nostra arte" con chi ci sta vicino."
JESSICA MOTTA: ll caviardage è una tecnica che ci permette di scoprire e riscoprire, oltre a pagine dimenticate, la nostra creatività linguistica. Lasciando libero il nostro inconscio di scovare fra le righe una poesia "nascosta", il nostro occhio si posa sulle parole che più risuonano in noi e la nostra soggettiva rielaborazione ci permette di portare alla luce questa poesia, oscurando il superfluo e rendendola accessibile anche ad altri.
Dedicarsi
al fitto e inestricabile mistero
che avvolgeva la veritÃ
Decifrare l'enigma
Tutti i segreti
potevano essere svelati.
(Sara Saffioti 2013)
Lasciata sola
le stanze vuote,
Essere lontana dalla follia.
Senza regole
respirava più facilmente.
(Sara Saffioti 2013)
TIENIMI LE MANI
Non ha il coraggio di parlarne,
Tragico destino
Scoppiò immediatamente a piangere.
(Daniela Galimberti 2013)
Dalla mezzanotte all'alba,
dal freddo della notte,
restammo in silenzio.
Paradiso perduto.
(Valentina Vinciguerra 2013)
LA RIVINCITA DELL'ALLEVATRICE E DELLA LADRA
L'allevatrice di ragni e la ladra di gatti domestici,
con addosso l'uniforme e
sventolando il giornale,
assunse proporzioni insostenibili.
Con tutto il distacco
che un cuore allenato consente.
(Jessica Motta 2013)
Sperava di evitare le buche della strada
Si arrampicava ergendosi ripido
stringendo brandelli di carne in un balenare di interiora.
Tornarono alla mente le parole apocalittiche,
rombando attraverso un dubbio
Era invecchiato malamente.
(Jessica Motta 2013)
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